_e solo ELIO GRAZIOLI • Ritratto del critico da giovane

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[21 settembre – 26 ottobre 2024   *   giovedì, venerdì, sabato 14 – 19 e su appuntamento]
Inaugurazione sabato 21 settembre, dalle 14 alle 21

 

La terza mostra della serie _e solo si presenta come un’eccezione: non una personale d’artista, bensì quella di un critico, curatore e scrittore. A Elio Grazioli luogo_e ha affidato la curatela di un autoritratto, gli ha chiesto di raccontarsi nello spazio di una mostra.
Chi non conosce l’autore-persona potrà esserne stupito: il risultato non è una retrospettiva archivistica o auto-celebrativa, ma un racconto confidenziale, sugli inizi della sua carriera di critico, di una storia d’amore per l’arte – vista, esercitata, studiata, descritta e scritta.
Chi lo conosce bene, invece, lo riconoscerà – e non c’è miglior complimento per un’autobiografia.
Elio Grazioli condivide con lo spettatore i suoi primi passi nel mondo dell’arte. Ci lascia curiosare tra le cartoline collezionate nelle sue peregrinazioni giovanili tra musei e gallerie, si possono sfogliare i libri che ha tenuto tra le mani durante la sua formazione, e la sua tesi di laurea battuta a macchina, con annotazioni scritte a penna dal critico-studente, desideroso di essere letto, tradotto, pubblicato. Le opere che Elio Grazioli sceglie di esporre sono quelle di alcuni degli artisti più significativi per la sua ricerca, gli autori con cui si è formato ed è maturato, i primi che ha conosciuto, analizzato, collezionato – coloro che sono diventati per lui punti di riferimento, amici.
Con la sua mostra Elio Grazioli ci riconduce dapprima negli anni Settanta, per assistere all’uscita di testi fondamentali per la critica d’arte contemporanea, e ci fa entrare con lui nella redazione di “Flash Art” negli anni Ottanta. Allora ci porta ad assistere alla nascita della Transavanguardia, per poi correre subito a osservare cosa succede al di fuori. Una tappa in Francia e, a seguire, i primi libri scritti e pubblicati, le riviste indipendenti, e l’avvicinarsi degli anni Novanta, con il fiorire di una scena artistica italiana curiosa e ricca di stimoli, tra Milano, Genova, Firenze e Piombino.
Il racconto di Elio Grazioli si ferma al 1991, e insieme la sua mostra. Non ci ricorda i suoi scritti più noti, i suoi successi maturi, la carriera di professore stimato, non elenca gli autori più celebri con cui ha collaborato negli anni recenti e con cui collabora tuttora. Ci consegna ciò che il titolo di joyciana memoria promette, un ritratto del critico da giovane. Una mostra come macchina del tempo, per fare un viaggio nel passato prossimo dell’arte con un accompagnatore d’eccezione, o se si preferisce per fare un salto in un futuro immaginario, per vedere come a luogo_e piacerebbe fossero un giorno, pur a modo proprio, critici e curatori tutti: figure d’affezione per l’arte e per gli artisti.
A fare da guida in questo viaggio un piccolo libro, scritto da Elio Grazioli stesso e confezionato da luogo_e, a cui spetta il compito di tenere traccia di questa storia che siamo felici di raccontarvi.

 

[In mostra opere di Vincenzo Agnetti, Arcangelo, Duccio Berti, Antonio Catelani, Marco Cingolani, Libero Concordia, Daniel Dezeuze, Pietro Fortuna, Amedeo Martegani, Valère Novarina, Luca Pancrazzi, Luca Vitone]